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Lettera fine 2021

2022-02-05 15:44

Pietro Lavisci, MD

Lettera fine 2021

Sintesi della lettera di fine anno 2021

Pubblicato come post su eToro il 4 Gennaio 2022





”Il grosso guadagno non è nel comprare o nel vendere, ma nell’attesa”
(Charlie Munger)



Cari etorians, cari amici e cari copiers,


Innanzitutto spero abbiate passato delle buone feste e anche un buon anno.


Vi vorrei ringraziare per la fiducia accordatami durante questo periodo e per gli spunti che mi date. Il nostro portfolio, da inizio periodo, ha garantito un ritorno annuale medio (CAGR) del 26.5%, che significa che un capitale investito in questa maniera in meno di tre anni si raddoppia! Ovviamente ove vi è un numero, è sempre necessario che vi sia una comparazione.


Fin dall’inizio il punto di riferimento dichiarato è stato l’indice “Standard & Poor 500” ( $SPX500 ), ovvero uno strumento che impieghi il capitale in maniera analoga nella nota curva del capitalismo di rischio-rendimento.


Trovate i numeri di tale comparazione in tabella.




[per CAGR si intende Compound Annual Growth Return, ovvero ritorno composto annuale, dunque la performance media nel periodo di interesse, due anni in questo caso].




2021 in (quick) review

Se il 2020 è stato un anno dominato dal COVID-19, il 2021 è stato l’anno della ripresa. Come scrive il The Economist nel suo ultimo numero del 2021 (sì.. proprio quello famoso in cui elegge l’Italia come paese dell’anno per tasso di miglioramento), il 2021 è stato un anno difficile.


Non sono mancate le ragioni per avere un mercato in calo (bear market):



  • pandemia da SARS-CoV-2 non del tutto risolta (sono emerse alcune varianti, probabilmente a causa di una distribuzione globale non equa dei vaccini)
  • disagi politici e sociali nel mondo, sia nelle più grandi economie (assalto al Congresso degli USA, incarcerazione del primo oppositore politico in Russia, cambio di leadership in Gemania, problemi dei lavoratori post-BREXIT in UK, deciso giro di vite alle grandi aziende in China) che in quelle in rapida crescita (guerre civili in Etiopia e Myanmar, tensioni al confine tra Ucraina e Russia)...
  • Per non parlare della ritirata anticipata delle truppe americane dall’Afghanistan.


Leggendo queste notizie tutte in fila, sicuramente anche il più fervido capitalista sarebbe stato cauto ad allocare il suo capitale. Così anche io (e voi con me) avete scelto la via della precauzione: un bel cuscinetto di un quinto (20%) del capitale in contanti, pronti per essere utilizzati in caso di un repentino ed inaspettato calo.


Ciò non è accaduto, ma la performance non ne ha comunque risentito. Ottima scelta, non dobbiamo pentircene perchè questo ci ha permesso sia di dormire sonni più tranquilli che di essere pronti ad ogni evenienza. 2021 è stato anche l’anno dell’inflazione. Storicamente negli Stati Uniti si è sempre preso come riferimento per l’inflazione il CPI (Consumer price index), che quest’anno è salito del 6.8% nel periodo di 12 mesi concluso a Novembre 2021. Un valore che non si vedeva dagli anni ‘80.. come ne hanno risentito storicamente i mercati? cfr. etoro.tw/3lzyWIH .


Cosa è andato bene

Sicuramente la suddivisione del capitale è stata valida, ci ha permesso di ottenere risultati sopra la media ma sempre proteggendosi dal comportamento del mercato, imprevedibile. Potreste chiedere, come imprevedibile? Si sente sempre parlare “esperti” di quello che succederà nel prossimo mese e nel prossimo trimestre (quarter in inglese) e tu non fai previsioni? Ebbene sì, ci sono ampie evidenze su come queste previsioni siano statisticamente errate (cfr. post on GDP predictions: etoro.tw/3GXCegU ).


Dunque complimenti per aver raggiunto risultati invidiabili, pur mantenendo un bel venti percento di cash. Inoltre abbiamo venduto solo minime parti del portafoglio, dunque minimizzando la (ahimè pesante) tassazione sui profitti vigente in Italia (e anche in altri paesi).


Cosa si è sbagliato (errori)

Ci sono stati anche errori sì, ma non tali da compromettere il ritorno in totale (vedi il caso dei titoli di stato americani cosiddetti “protetti dall’inflazione”, TIPs; dell’azienda di telehealth AMWL; del colosso dell’ecommerce $BABA (Alibaba) …) In particolare vorrei soffermarmi su BABA dove ho inizialmente sottovalutato il rischio della aspra regolamentazione del Governo Cinese. Quando ho iniziato a comprare l’azienda, la reputavo sottovalutata. Poi però, col il mercato avverso, ho dovuto rivalutare il rischio derivante dalla regolamentazione statale: il gioco non valeva più la candela (passatemi il termine). Potevo allocare meglio il nostro capitale (cfr. post più elaborato sul concetto: etoro.tw/3eRMsDG ).


Lezioni apprese

Da ciò ho apprezzato la mia caratteristica innata di diffidenza, quella che mi ha mantenuto vigile su una possibile correzione (dunque il venti percento in cash) e la stessa che mi ha fatto ricredere su BABA, azienda i cui numeri mi dicevano, mi imploravano, di comprare e non vendere.


What next? Prospettive future

Per quel che vale, mi aspetto un 2022 sempre in territorio positivo (magari minore del 2021), ed il portafoglio è costruito in modo da trarre vantaggio da ciò MA mantenendosi aperto alla eventualità che ci possa essere una correzione → 20% in cash per approfittarne.






Pietro Lavisci



Physician (MD) ・Stocks and ETFs investor ・10+ years of investing ・Keen on reading, reading and reading ・Writing  on Forbes, SeekingAlpha, GuruFocus, and Yahoo Finance

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